L’angolo delle opinioni

<!--[if gte mso 9]> Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE <![endif]--><!--[if gte mso 9]> <![endif]--><!--[if gte mso 10]> <! /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-qformat:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:10.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:115%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri","sans-serif"; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-theme-font:minor-fareast; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin;} --> <!--[endif] -->

Riflessioni

di uno dei tanti operai della Vigna [IdRC Mario Lorizio ]

 

Ho avuto modo di partecipare ai vari incontri organizzati nella Diocesi:  dal Convegno Ecclesiale (maggio del 2011), alla presentazione delle Linee Pastorali del nostro amato Pastore, Padre e Maestro Michele Castoro [Settembre 2011],  a quello proposto a cura dell’ Ufficio Pastorale della cultura e dell’educazione, scuola e università:  “Va ed educa anche tu” [ Dicembre 2011] , oltre agli incontri organizzati dall’Ufficio IRC.

E’ sicuramente fuori discussione l’autorevolezza dei relatori che si sono messi a servizio attraverso spunti di riflessione e di provocazione, come quasi a suonare l’allarme a rimanere desti ma soprattutto fedeli alle istanze battesimali.

Molto spesso negli incontri, anche se stimolati, è difficile esternare le proprie riflessioni perché, a mio avviso, gli argomenti trattati  meritano un più approfondito discernimento che, non può esaurirsi nel poco tempo a disposizione. Ecco perché sarebbe auspicabile cambiare la formula degli incontri con week-end residenziali dove sicuramente  c’è uno spazio maggiore per confrontarsi, conoscersi, fare comunione.

Le riflessioni che propongo vertono su tre temi:

- Educare alla vita buona del Vangelo. I Vescovi Italiani (CEI) con questo documento ci pongono di fronte ad un al vero problema “Incontrare Gesù di Nazareth” è l'Incontro che cambia la vita [Cfr. Storia degli Apostoli dopo la chiamata e nel giorno di Pentecoste - Zaccheo - Maria di Magdala ecc.);

- Sacerdoti dell’uomo e della strada. Mai aspettarsi che il mondo viene da noi, siamo noi che in forza della missione affidataci da Gesù dobbiamo andare nel mondo: “Maestro è bello per noi stare qui facciamo delle tende … [Mc 9, 5 ] ma bisogna scendere dal Tabor perché il nostro posto è in mezzo a loro …”. Avere il coraggio di cambiare stereotipi obsoleti di evangelizzazione, che purtroppo fanno perdere il senso della realtà;

- Emergenza educativa. Come viene evidenziato nei vari incontri e dal documento della CEI  citato tutti gli operatori pastorali, a vario titolo, sono chiamati ad individuare le risorse e le potenzialità per un’autentica risposta. Penso che prima di tutto bisogna analizzare le cause che portano a queste emergenza, rimuoverle e poi affrontare in spirito e verità la “ricostruzione”.

Il tempo delle paure deve cessare “Non abbiate paura, aprite anzi spalancate le porte a Cristo” invito del Beato Giovanni Paolo II che molto spesso è caduto nel vuoto delle tenebre di una  mancata testimonianza evangelica sia nelle cose della vita quotidiana sia in quei valori non negoziabili della nostra fede.  Spesso si sono tollerate le proposte della cultura dominante rinunciando ad essere “…  voce di uno che grida nel deserto: Preparate le strade al Signore”[Gv 1, 23].  Si pensi a tutte quelle situazioni di illegalità, ingiustizie, poteri e altro che richiedevano una denuncia invece finiti nella terra del silenzio e dell’indifferenza [cfr Mc 7, 6-7].

 

Ora se vogliamo arrivare ai lontani, soprattutto ai giovani e proporli ad essere  le sentinelle del mattino,  si dovrà prima di tutto partire dai giovani che partecipano alla vita ecclesiale  (individuare risorse e potenzialità) coinvolgendoli attraverso i loro linguaggi, che spesso sfuggono ai noi adulti, a far conoscere Gesù di Nazareth ai loro coetanei lontani.

Si pensi al fenomeno “Fiorello” nel suo spettacolo arriva ai giovani attraverso il loro linguaggio.

Una proposta potrebbe essere un concorso tra le parrocchie di una stessa città promosso in sinergia con gli Uffici: Pastorale dei Giovani - Educazione, cultura, scuola università - IRC (così si crea anche una rete) dal titolo Voi chi dite che io sia: l'Incontro che cambia la vita” attraverso la produzione di video-clip, le quali verranno sottoposte ai loro coetanei nelle scuole, non solo chiedendo un voto ma anche  le emozioni suscitate dal video tramite apposita scheda. All fine dovrebbe essere organizzato un evento di presentazione dei video e una  lettura dei dati raccolti  da parte di vari esperti, in modo che gli operatori pastorali possano  approfondire e conoscere concretamente il pensiero del mondo giovanile.

Lascio a chi legge immaginare quali obiettivi saranno raggiunti, l’impatto sui giovani che diventano protagonisti dell’Annuncio, le domande che emergeranno, inoltre si verrebbe a creare un archivio di testimonianze che potrà essere fruito in rete attraverso appositi blog o siti, emittenti.

Chiaramente il concorso, che poi diventerà prassi pastorale, può essere riproposto ogni anno con titoli e aspetti diversi in un percorso che i responsabili dei vari uffici avranno cura di  strutturare.